“Perché non mancasse degno luogo” recita l’iscrizione all’ingresso degli Orti Giuli, il giardino in stile ottocentesco lungo le mura costruite dai Della Rovere.
Il conte Francesco Cassi volle costruire gli Orti a partire da un’altura vicino al Bastione del Carmine: in quel luogo il cugino e letterato Giulio Perticari, al quale il giardino è dedicato, andava spesso per pensare e per ritrovare la pace.
Grazie all’intervento dell’ingegnere Pompeo Mancini, il luogo desolato così amato da Giulio si trasformò in un giardino curato arricchito da migliaia di piante e da reperti archeologici.
Oltre a Giulio Perticari, anche i Pesaresi hanno a disposizione un “luogo degno”.
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