per promuovere lo studio delle Belle Arti e per giovare al prossimo: questo è il volere espresso da Giacomo Carrara, il nobile a cui è intitolata l’Accademia di Bergamo.
Oltre alla propria raccolta di dipinti, Carrara si occupò anche della costruzione dell’edificio in stile neoclassico e del suo sostentamento. Altri mecenati, tra cui i conti Marenzi e Lochis donarono le proprie collezioni all’Accademia che in questo modo è diventata l’unico museo italiano composto da donazioni di collezionisti privati, oltre che la sede di una scuola di pittura.
Tra le opere d’arte del Seicento, Settecento e Ottocento, il museo ospita disegni e dipinti, bronzi, medaglie, sculture e porcellane.
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