In dialetto le pettole sono soprannominate i “cuscini del bambiniello”, per la morbidezza che caratterizza i pezzi di pasta di pane fritti e cosparsi di zucchero a velo o farciti con ingredienti salati.
Queste delizie che danno il via ai festeggiamenti natalizi nascono dall’errore di una casalinga che, dopo aver impastato il pane, fu distratta dalla musica della banda che ancora oggi riempie la città durante la notte della festa di Santa Cecilia.
Tornata a casa dopo la processione, la donna buttò nell’olio l’impasto che non era più utilizzabile per il pane: i figli impazzirono per le frittelle che chiamò pettole perché simili a delle piccole pitte, cioè focacce.
La statua che apre la processione di Santa Cecilia è conservata nel Duomo di Taranto e dalla piazza partite sulle tracce della banda, ma soprattutto alla ricerca delle pettole di Santa Cecilia.
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