Nel 1900 Ermenegildo Castiglioni sfida i conservatori, i benpensanti e i vecchi nobili di Milano con un palazzo. L’industriale voleva un edificio in stile liberty, moderno, grandioso e diverso da tutti quelli di Corso Venezia. Quando vengono tolti i ponteggi, un’ondata di polemiche ricopre la struttura progettata da Giuseppe Sommaruga per via delle statue intorno al portone.
Per i milanesi l’allegoria della pace e quella dell’industria erano semplicemente due donne prosperose e seminude sulla facciata principale di un edificio che venne subito ribattezzato Cà di ciapp.
Castiglioni cede al sarcasmo e alle polemiche, levando le due statue che oggi incorniciano un’entrata laterale di Villa Faccanoni. Più difficile da togliere è il soprannome di Palazzo Castiglioni che ancora resiste.
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