Vicino al Molo di Sant’Antonio, di fronte al Fortino, c’è la secca di Monte Rosso e ancora più sotto un segreto.
La storia racconta che fino all’XI secolo c’era un isolotto che avrebbe ospitato un monastero dedicato a Sant’Antonio, ma l'edificio sprofondò a causa del terreno troppo debole contro la forza di un maremoto. Della chiesa come dell’isola non sono rimaste tracce, se non di una cappella sopra uno scoglio utilizzata dal 1500 come ormeggio per le barche in quarantena. Alcune parti della struttura che vennero recuperate diventarono materiale per costruire altre chiese sulla terraferma e la statua di Sant’Antonio venne salvata dalle acque e portata nella chiesa nuova.
Quello che rimane dello scoglio è un’increspatura formata dalle acque del mare: aguzzate la vista e accendete la fantasia.
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