Molte delle carte napoletane sono nate, nonostante il nome, a Bari.
Guglielmo Murari decide di lasciare la sua Vicenza in mano agli austriaci e di trasferirsi a Bari per aprire la sua fabbrica di carte da gioco.
L’industria che sorgeva in via Re David dove oggi si trova un complesso scolastico nasceva da un grande sogno del suo fondatore: sostituire la vecchia lavorazione a mano delle carte con un procedimento industriale che avrebbe unificato le varie versioni regionali in un unico mazzo per tutto il Paese.
Murari riuscì nella sua impresa proprio grazie alle matrici che consentivano un innovativo tipo di stampa. Anche se la fabbrica di carte da gioco Murari ha chiuso la produzione nel 1930, questi attrezzi insieme a tanti bozzetti ed esemplari di carte sono esposti nel Museo Civico.
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